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La tragedia annunciata di Lil Loaded

Articolo di Rakno

01.06.2021

Quante giovani promesse ci siamo persi quest’anno? E l’anno passato? E se partissimo calcolando quanti artisti rap sono morti dal 2015 ad oggi? Il numero sarebbe eccezionalmente alto. Nessun altro genere ha avuto così tanti interpreti morti a una così giovane età. Ci stiamo perdendo una marea di artisti che potrebbero rinnovare, evolvere e trasformare l’Hip Hop.

La tragedia di Lil Loaded, anzi la doppia tragedia, è solo l’ennesimo triste caso di cronaca nera che affligge il mondo del rap. Un po’ perchè il Rap è un mondo intriso di retorica sulla vita criminale, sul ”fast life e die young”, pieno di testosterone e di violenza e un po’ perchè, è il caso di dirlo, l’America ancora non ha imparato che le armi da fuoco NON DEVONO essere libere .


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Negli Usa ci sono più armi che persone: è un dato di fatto. Secondo il report del Congressional Research Service negli Usa circolerebbero 357 milioni di armi da fuoco contro una popolazione di soli 318,9 milioni di persone. Il report prosegue con una carrellata di percentuali, tra cui la più grave è forse quella che rapporta la popolazione civile armata con il mondo: i soli USA possiedono il 42% dei civili armati sul pianeta.

Il 5 gennaio 2016 l’ex presidente Barack Obama annunciò l’emanazione di un decreto presidenziale che disponeva lo stanziamento di 500 milioni di dollari per i controlli sulla salute mentale degli acquirenti, verifiche obbligatorie preventive su precedenti penali e condizione psico-fisica di chi intende acquistare armi e dei venditori, e l’estensione di tali verifiche anche agli acquisti online e ai commercianti sul web. Ma la National Rifle Association (l’associazione in favore dei possessori di armi da fuoco), tramite il proprio direttore Chris Cox, ha criticato il testo sostenendo che trasformava ”in criminali gli americani rispettosi della legge”.


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Secondo i dati dell’organizzazione Everytown for gun safety, in America in media perdono la vita 36.383 persone all’anno e altre centomila vengono ferite. Quante tragedie si sarebbero evitate con un controllo più approfondito sulla sanità mentale o i precedenti penali di chi possiede un’arma da fuoco?

Non è giusto che un genere che amo così tanto come l’hip hop, abbia anche il più alto tasso di omicidi sotto i 25 anni. Avrei voluto sentire altri dischi di 2pac, di Biggie, di Pop Smoke, di XXXtentacion, di King Von e di Lil Loaded. Ogni volta che un’artista muore, un pezzo d’arte scompare per sempre. Una generazione intera di artisti sta venendo decimata e non ci sarà modo di riprenderne le fila quando la mattanza sarà finita.


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In Italia, per fortuna, le armi non circolano così liberamente – apparentemente – come negli States ma la retorica del rap criminale continua a mostrarle nei video, nelle foto e nell’immaginario degli artisti nostrani. I giornali sono pieni di casi di cronaca nera (spesso omicidi/suicidi) ad opera di quelle categorie professionali che lavorano con le armi da fuoco, a dimostrazione della pericolosità delle stesse. Eppure per molti ragazzi non c’è correlazione.

Paradossalmente, alcuni ragazzi che conosco, possiedono un’arma non perchè sono dei criminali o perché si sentono in pericolo di vita, ma perchè l’hanno visto in qualche video Rap. Quello che mi spaventa è che delle persone – o degli artisti – con degli evidenti problemi psichiatrici – o di ego – abbiano la possibilità di possedere un’arma da fuoco con relativa semplicità anche in Italia. Parlo di ragazzi sotto i 30 anni che hanno comprato una pistola per immagine. E probabilmente per rimanere fedeli alla propria immagine, prima o poi, spareranno ad altri ragazzi figli della stessa retorica…