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Il manager di The Game: “Pop Smoke poteva salvarsi”

Redazione

27.07.2021

È passato più di un anno da quel tragico febbraio 2020, quando Pop Smoke è stato assassinato nella casa che aveva affittato a Beverly Hills, mentre era in piena ascesa. I riconoscimenti sono arrivati comunque da postumi: il primo album Shoot for the stars, aim for the moon è stato certificato con un doppio platino (due milioni di copie vendute), mentre il secondo – Faith – è partito subito dalla prima posizione vendite negli Stati Uniti, sulla via di bissare il successo. C’è ora chi sostiene che il rapper classe 1999 poteva salvarsi. A parlare è Wack 100, il manager di The Game: in un’intervista ha sostenuto di aver cercato di dissuadere Smoke dall’alloggiare in un Airbnb a Los Angeles, in quanto gli hotel sarebbero stati più sicuri.

Music In uscita il secondo album postumo di Pop Smoke

Attualmente, il secondo disco postumo Faith sta macinando successi negli Stati Uniti e non solo. Non mancano però le critiche: i detrattori del progetto puntano infatti il dito contro i featuring contenuti. Secondo loro – e tra di essi c’è niente meno che il migliore amico del rapper scomparso – nessuno di questi artisti avrebbe mai duettato con Smoke se fosse stato vivo. Le accuse sarebbero quindi rivolte a personalità come Kanye West, Pusha T, 21 Savage, Lil Tjay, Chris Brown, b Lipa e Pharrell Williams.