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L’autopsia sul corpo di Young Dolph e le ”gaffe” del dipartimento di polizia

L’omicidio di Young Dolph continua a far parlare…

Redazione


Il rapper Young Dolph è stato colpito a morte a novembre 2021 nella città di Memphis. Ora, il West Tennessee Regional Forensic Center ha pubblicato il rapporto ufficiale sulla sua autopsia e, secondo quanto riportato da FOX13 News, il rapper 36enne sarebbe stato colpito 22 volte. I 22 colpi sono così descritti: schiena destra, al centro, alla schiena sinistra, al braccio destro, al braccio sinistro, al torace sinistro, all’addome sinistro, al mento destro, al collo destro, al polso destro e alla spalla destra.

Crime Time La fidanzata di Young Dolph contro la violenza a Memphis

Dolph stava acquistando prodotti dolciari al Makeda’s Homemade Cookies sulla Airways Boulevard quando è rimasto vittima di un’imboscata da parte di uomini armati alla guida di una Mercedes-Benz bianca a due porte. Justin Johnson, noto anche come Straight Drop, e Cornelius Smith sono stati accusati di omicidio, mentre pende un mandato d’arresto su Shundale Barnett. Altri due uomini, Devin Burns e Joshua Taylor, sono stati nominati come persone di interesse in relazione al caso.

Il mese scorso, le forze dell’ordine di Memphis hanno emesso un mandato di cattura per Barnett per complicità in omicidio. Il sospettato è stato arrestato in Indiana l’11 gennaio insieme all’imputato Justin Johnson. Barnett avrebbe dovuto essere estradato a Memphis, ma finì per essere rilasciato da una prigione dell’Indiana solo 10 giorni dopo il suo arresto. Lo sceriffo della contea di Clay Paul Harden è stato costretto ad affrontare la situazione durante una conferenza stampa il 17 febbraio scorso: “L’11 gennaio, il signor Shundale Barnett è stato portato nella prigione della contea di Clay dalla polizia di stato dell’Indiana. È stato rinchiuso nella prigione della contea di Clay su mandato in sospeso della contea di Shelby, nel Tennessee. Abbiamo contattato la contea di Shelby e lo abbiamo trattenuto su loro mandato. Ma il 21 gennaio ci hanno detto che non volevano più venire a prendere il signor Barnett e che dovevamo rilasciarlo in quel momento””, ha spiegato Harden a una platea di giornalisti increduli. Harden è accusato di complicità in un omicidio di primo grado.