nerone e ame2.0 tag team

Ame 2.0 e Nerone, che bomba il ”Tag Team”!

I rapper Ame 2.0 e Nerone insieme in un universo parallelo, tra matrix e boom bap sound…

Redazione


Il 14 marzo scorso è uscito un esperimento artistico veramente ben riuscito: ”Tag Team” di Ame 2.0 e Nerone. Un ‘’micro EP’’ da 6 minuti in cui i due rapper convivono e strabiliano a colpi di flow e punchline. Il mondo sta andando verso la velocità inesorabilmente, gli ascoltatori vogliono tracce sempre più corte e Tag Team, potrebbe essere il futuro dei progetti collaborativi.

Noi abbiamo contattato Ame 2.0 per toglierci qualche curiosità in merito…

Ciao Ame! Grazie per aver trovato un po’ di tempo per noi. Prima di tutto come hai conosciuto Nerone?

Ciao raga! Io e Max Nerone ci siamo conosciuti nel 2018 ad una serata techno in un locale di Milano. Arrivavamo da 2 gruppi di amici diversi e ovviamente io sapevo chi fosse lui, non mi aspettavo ovviamente che lui sapesse chi fossi io haha. Poco dopo Il primo approccio però fu suo, con una frase tipo : “Bro fighi quei freestyle che hai cacciato , fai una strofa nel mio tape? Da lì in poi sbocciò l’amore.

Il mondo sonoro di Ame 2.0 è costellato di sound sperimentali e futuristici, tanto che nella tua bio ti definisci ‘’Tech Boy’’. In questa traccia però c’è un bel po’ di rap classico…come ti sei trovato in questa versione?

In realtà TAG TEAM non è un EP ma semplicemente il frutto di un pomeriggio passato in studio con Max. Lo abbiamo fatto così per divertirci. 1 pezzo lo abbiamo scritto da zero mentre nei primi 3 lui è salito con delle strofe sui beat che avevano già la mia voce su.

Tu sei un rapper che sta sulla linea diretta Torino-Milano, sei stato influenzato da entrambi gli ambienti. Quale credi abbia avuto più influenza però su di te?

Assolutamente Milano. Ho imparato le cose più importanti dal punto di vista artistico e “sociale”. Ma poi essere amico di rapper forti fa sì che anche tu ad un certo punto riesca ad evolverti di conseguenza.
Torino rimane la mia casa e il punto da cui parto. Parte dell’esperienza che ho soprattutto in termini di Live arriva da Torino, mentre per il resto Milano ti forma diversamente.

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C’è qualcosa che pensi manchi a Torino per spingere artisti della città?

A Torino manca una situazione dove la gente possa ritrovarsi ed esprimersi, un luogo dove si possa crescere insieme agli altri esattamente come quando ero piccolo io che andavo ai contest o a tutte le situazioni live che esistevano, e ci andavo per capire, vedere e conoscere. A Torino manca una situazione dove la gente possa dimostrare il proprio talento. A Torino mancano i live per gli emergenti o comunque i live in generale.

Cosa dobbiamo aspettarci da Ame 2.0?

Di tutto.

E noi ci aspetteremo di tutto!!