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Marracash verrà premiato oggi con la Targa Tenco al Teatro Ariston

Il rapper Marracash è il primo vero insider alla cultura hip-hop a vincere un premio Tenco…
REDAZIONE



Un rapper verrà finalmente incoronato re.
Marracash oggi verrà premiato per l’album ”Noi, Loro e Gli altri” con la Targa Tenco nel tempio della canzone d’autore italiana: il Teatro Ariston.



Questo premio segna una svolta per la musica italiana. Un certo mondo della musica in Italia ha sempre guardato con diffidenza il rap, considerandolo un prodotto poco culturale. Più adatto alle strade che ai salotti intellettuali. Ora non si potrà più tornare indietro.



Il rapper durante una bella intervista rilasciata per Repubblica ha dichiarato: “Non nascondo che ho sempre cercato questo tipo di riconoscimento. Questo premio mette fine al mio senso di frustrazione, la critica mi ha a lungo ignorato”.



Il premio Tenco arriva dopo che Mararcash ha affrontato un tour impegnativo: più di 150mila biglietti venduti per un totale di 17 date nei palazzetti (e un concerto all’Arena di Verona): “Sono felice di essere arrivato vivo al Tenco.” prosegue il rapper ”Nel tour ho proposto un concerto molto spinto, sono arrivato allo stremo delle forze, in una delle ultime date mi sono procurato uno strappo lanciando una maglietta, il che la dice lunga sul mio livello di stanchezza”.



L’ultimo rapper ad aver ricevuto un premio così significativo dalla critica italiana è stato Caparezza, ma come ha detto Marracash, lui è il primo artista ”ben visto dalla scena hip hop italiana” In effetti ”Caparezza, che vinse la targa per il disco dell’anno nel 2014 ”era un elemento esterno al giro” anche se i più giovani lo reputano comunque uno degli artisti hip hop più influenti e necessari alla scena rap in Itaila.



Marra ha anche parlato delle ultime vicende di cronaca nera legati al rap – l’arresto di Baby Gang, Simba La Rue e Niko Pandetta – : “Io li condanno, ma va considerato che sono molto giovani e che alle loro spalle c’è un fallimento personale delle loro famiglie e allo stesso tempo un grandissimo fallimento del ruolo dello Stato. Sono convinto che escludere e non ascoltare il loro disagio non può che complicare le cose”.