Usare l’immagine di Soprano è un gesto razzista? Oggi la sentenza

Oggi a processo l’uomo che aveva minacciato un’insegnate accusandola di razzismo

Si è trattato di un semplice malinteso, ma è costato caro a tutti. Tre anni fa Kamel Laouadi, un uomo di Trappes (Île-de-France), era stato accusato di molestie nei confronti di un’insegnante di sua figlia. La professoressa di scienze infatti aveva utilizzato l’immagine del rapper francese Soprano all’interno di una scheda sull’evoluzione umana. La scelta era stata dovuta alla volontà di non ricadere nello stereotipo eurocentrico per il quale in questi schemi l’homo sapiens sarebbe sempre rappresentato da un bianco, aveva dichiarato la docente. Per Laouadi invece si trattava di un esplicito messaggio razzista che associava gli uomini primitivi a quelli con origini africane.

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In primo grado Laouadi era stato condannato a sei mesi di carcere più una multa di 13.600 euro, mentre l’insegnante aveva lasciato casa e lavoro e si era trasferita. Il tutto era cominciato con un post su Facebook nel febbraio del 2021 nel quale Laouadi aveva denunciato l’immagine e accusato di razzismo la professoressa, appena quattro mesi dall’omicidio di Samuel Paty nella stessa regione.

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Paty era un professore del liceo ucciso e decapitato dal padre di un’allieva dopo una campagna d’odio perpetrata sui social in cui era stato accusato di razzismo e islamofobia.

La sentenza definitiva era stata fissata per la giornata odierna, nella quale la corte d’appello di Versailles avrebbe dovuto emettere il verdetto.