Da Rip Human Art a Blxckie…

La nostra selezione dei brani più interessanti in rotazione radiofonica su Hot Block Radio…

A cura di Tommaso Camponeschi

Benvenuti a un’entusiasmante carrellata dei pezzi più interessanti che hanno fatto il loro ingresso nelle ultime settimane nel nostro palinsesto (arrivate fino in fondo per scoprire anche un’ultima chicca che abbiamo tenuto proprio per questo primo appuntamento).

RIP HUMAN ART: UN EP CHE GUARDA AL FUTURO ISPIRANDOSI AL PASSATO

Il primo pezzo di oggi si chiama “Flavours of Karma”, uscito il 22 settembre scorso e lo troviamo all’interno del nuovo EP degli EARTHGANG chiamato “RIP Human Art”, il primo progetto di una serie, che uscirà nei prossimi mesi sotto il nome di “EARTHGANG VS THE ALGORITM”; il gruppo è formato da due artisti entrambi originari di Atlanta che collaborano ormai da più di 14 anni, ed in questo lungo periodo sono riusciti a collezionare svariati successi, uno tra questi è avvenuto nel 2011 quando sono riusciti ad arrivare 11° su Billboard con il loro album di debutto “Shallow Graves For Toys”.

Sin dai loro inizi sono sempre riusciti a portare al loro pubblico pezzi molto interessanti con suoni che si ispirano alla vecchia scena R&B, riuscendo a far interessare a loro tanti artisti legati a quella wave uno su tutti J. Cole, il quale decise di inserirli all’interno di un progetto in collaborazione con Dreamville Records di nome “Revenge Of The Dreamers III” nel quale parteciparono a 5 pezzi riuscendo ad aumentare esponenzialmente la loro fama.

Questo ultimo progetto possiamo definirlo un’introduzione ad altri album o EP futuri che avranno, orientativamente, le stesse tematiche ma affrontate con suoni differenti; in particolare “Flavours of Karma” può essere considerata uno dei pezzi emblematici per rappresentare lo stile chill ma anche schietti, per le tematiche che trattano, formato da flow

molto melodici molto simili a cori Gospel e dei beat che si ispirano ad un mix tra R&B e Hip-Hop.

ANXIETY; IL TENTATIVO DI FUGA DALLE FRUSTRAZIONI DI SLEEPY

Il secondo pezzo di oggi appartiene ad un artista di New York che, nell’ultimo periodo, si sta inserendo prepotentemente sa nella scena americana che in quella internazionale, il suo nome è Sleepy Hallow, il pezzo si chiama “A N X I E T Y” e si trova all’interno del suo ultimo album uscito il 15 settembre “Boy Meets World”.

Questo giovane artista si ispira principalmente alla drill infatti fin dai suoi esordi, questo genere, è stato quello predominante in quasi tutti i suoi progetti; l’ultimo in particolare spicca però, oltre che sotto il punto di vista musicale e melodico, soprattutto sulle tematiche. “Boy Meets World” viene pubblicato da Sleepy dopo circa due anni di distanza dal suo album precedente, le cause di questo lungo periodo di stop non nascno dalla pigrizia dell’artista, ma da un periodo altamente negativo che ha dovuto affrontare, a causa di varie vicende giuridiche, riferite ad alcune presunte attività di affiliazione ad una importante gang di New York.

“ANXIETY” è il pezzo più emblematico del disco proprio perché si riferisce esplicitamente allo stato mentale dell’artista che cerca di evadere da queste sensazioni negative; il brano è molto interessante anche sotto l’aspetto musicale e più tecnico, non solamente per il feat. Azzeccato con la splendida voce di Doechii, ma anche per il sample utilizzato in tutto lo svolgimento della canzone ovviamente, accompagnato da un beat tipicamente trap; il sample che viene utilizzato dal produttore di Sleepy, risale ad una canzone del 2011 di Gotye chiamata “Somebody That I Used To Know” ed è l’accostamento di due generi così differenti, a rendere questo pezzo molto apprezzabile all’ascolto.

UN EMERGENTE NON PIU’ EMERGENTE: DISS GACHA E LA “CORSA” VERSO IL SUCCESSO

Diss Gacha oramai lo conosciamo tutti, un artista originario di Torino che ha iniziato a muovere i suoi primi passi nel mondo del rap italiano, tramite la piattaforma social di TikTok; inizialmente non ebbe unn grande successo poiché, la sua attività social, l’aveva fatto diventare quasi un comico ma, dopo la sua prima uscita ufficiale “No Smoke” nel 2020 le cose sono cambiate radicalmente. Da lì, infatti, tutti i pezzi più importanti della scena rap si sono iniziati ad interessare a lui grazie alla sua originalità e alla sua spiccata capacità nell’utilizzo delle sporche nei suoi pezzi; questa, appunto, è un aspetto che lo contraddistingue tutt’ora da tutta la scena emergente di questi anni, per la maggior parte monotona.

“POGO” si trova all’interno del suo ultimo album chiamato “CULTURA” che ha riscotrato molto successo e grazie al quale è riuscito ad iniziare il suo primo tour in Italia; questa traccia in particolare, come la maggior parte di quelle di Diss Gacha, si basa principalmente su 3 aspetti fondamentali: base, tonalità e slang; l’ultima in primis è l’aspetto più importante della sua musica ed è l’aspetto su cui l’artista lavora di più. Chiaramente questo tipo di espressioni, di sporche o di parole sono totalmente inventate da lui stesso che le usa anche per rendere tanti dei suoi contenuti virali sul web. Uno di questi è andando molto forte su TikTok nell’ultimo periodo, il video raffigurava un montaggio del suo ultimo concerto ai Magazzini Generali di Milano dove il govane artista torinese ha dato il meglio di sé, aprendo il concerto con un coro Gospel, invitando i suoi genitori a salire sul palco e per ultimo, ma non per importanza, ha girato proprio il video di “POGO” in mezzo alla folla, la quale non si è di certo tirata indietro partecipando attivamente alla realizzazione di questo contenuto.

FREEZE CORLEONE: TRA AGGRESSIVITA’ E CONTROVERSIA

Da Torino ci spostiamo in Francia, precisamente, nei sobborghi di Parigi dove troviamo Freeze Corleone un artista francese di origine senegalese; i suoi pezzi sono sempre stati molto duri ed anche violenti, usati molto spesso per condividere idee, spesso estreme, su molti argomenti di natura

sociale o politica ed il suo ultimo album, “ADC”, ha proprio questi come temi principali. All’interno del pezzo di apertura in particolare, “Shavkat”, il rapper cita svariate volte, anche in altri pezzi del disco, l’esagerata presenza di pedofili nella sua città ed in generale nella sua nazione chiamando Parigi addirittura “Pedoland”; Freeze Corleone non è nuovo a dichiarazioni del genere poiché, già in passato, era stato messo sotto indagine dalla procura di Parigi, a causa di alcune dichiarazioni antisemite e questo gli causò l’interruzione di un contratto lavorativo con l’Universal Music Group. Oltre però al significato in sé del testo, questo pezzo come tutto il progetto, sono musicalmente azzeccati per quello che vuole trasmettere il rapper.

UNA RIVELAZIONE DAL CONTINENTE PIU’ VECCHIO DEL MONDO

Siamo arrivati all’ultimo brano di oggi, la “hidden gem” della scena moderna, appartenente ad un artista che, se dovesse continuare a spingere in questo modo, si farebbe sicuramente conoscere molto anche a livello internazionale; il rapper in questione è Blxckie, un ragazzo classe ‘99 sud africano, precisamente di Durban, e fin dalla sua infanzia ha iniziato a registrare, scrivere, cantare e sperimentare la sua voce su beat molto particolari (per la maggior parte di sua produzione) che si rifanno molto alla musica folcloristica del suo paese; Il suo ultimo pezzo, “GODLY”, ne può rappresentare una dimostrazione non solo a livello di suoni ma, anche grazie ad una collaborazione con Loatinover Pounds, dal quale si può intuire quanto, gli artisti di questa zona, siano contaminati sia dalla musica occidentale ma soprattutto da quella tribale. in questo brano il ritornello appartiene esclusivamente a Blxckie che, con la sua voce molto melodica risulta perfetto su questo tipo di beat ma, la parte principale è la lingua utilizzata da Loatinover Pounds nella sua strofa; stiamo parlando del sesotho, una lingua originaria del Lesotho ma che viene parlata anche in Sud Africa e Zimbabwe. L’artista non è nuovo nell’utilizzo di questa lingua che, infatti, è presente in molti dei suoi brani ma, in sotto questo punto di vista anche Blxckie non è da meno; tra le canzoni che vorrei che consigliare di questo giovane rapper troviamo “Kwenzekile”, un pezzo interamente realizzato in zulu (o zulù), una lingua parlata prettamente in Malawi ed in tutta la costa sudorientale del continente, questo pezzo ha , oltre alla lingua, delle notevoli influenze tribali e con un beat molto simile a quelli utilizzati da un altro artista molto rinomato grazie al successo del suo ultimo album “Sad Romance” cioè CKay.

Altri due progetti che infine consiglio sono sia il suo primo album in studio chiamato “B4Now”, all’interno del quale troviamo pezzi davvero interessanti come “David”, “Hold” o pezzi anche più aggressivi come “Uppity”, “BigTime Sh’lappa” e “Ye x4”; sia un altro pezzo uscito nel 2022 chiamato “sneaky” dove troviamo l’equilibrio perfetto tra melodia e rap dell’artista in questione.