Processo specchio del caso YSL: YFN Lucci colpevole

Condannato a vent’anni YNF Lucci, il boss dei rivali della crew di Young Thug

YFN Lucci, pseudonimo di Rashawn Bennett, ha patteggiato martedì. Si è dichiarato colpevole di violazione della legge sulla lotta al terrorismo e alla prevenzione delle gang della Georgia. Era stato accusato anche di associazione a delinquere, omicidio colposo, aggressione aggravata e possesso di un’arma da fuoco durante la commissione di un reato.

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Il suo caso fa parte di un’indagine che riguarda 12 persone e 105 capi d’accusa, tutti legati alla presunta appartenenza degli individui a un sottogruppo dei Bloods, la crew YFN -che starebbe per “Young Fly N***a”, basandosi su un’intervista a Lucci. Il rapper di Atlanta sconterà dieci anni più altri dieci in libertà vigilata, nei quali sono conteggiati quelli già scontati, dal momento che Lucci è in carcere dal 2021.

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Il caso è decisamente simile a quello che interessa Young Thug e la sua etichetta YSL dal 2022. Il rapper è infatti accusato, insieme agli altri appartenenti del gruppo, di aver utilizzato la casa discografica come copertura di una vera e propria gang che sarebbe vicina ai Crips, dunque rivale di quella di Lucci. Le due fazioni si sarebbero scontrate in varie occasioni e si vocifera addirittura della volontà di Young Thug di eliminare lo stesso Bennett.

YFN aveva acquisito notorietà grazie alla collaborazione con i suoi concittadini Migos nel 2016 nel singolo “Key To The Streets”, il suo primo disco di platino, che aveva aperto una carriera ricca di featuring notevoli, da Lil Durk a Meek Mill a Rick Ross.